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Sul fronte disabilità e lavoro, e in particolare sul rapporto aziende-lavoratori disabili, spesso la sensazione è che ci sia un gap incolmabile. La percezione è che nella gran parte dei casi le aziende decidano di assumere persone con disabilità esclusivamente per adempiere all’obbligo di legge relativo alle categorie protette.

FOCUS SULLE COMPETENZE - Ma sulla necessità di concentrarsi sulle capacità di un lavoratore con disabilità (e non sulle sue mancanze) non smette di spendersi chi intende favorire questo dialogo, come l’agenzia JobMetoo, specializzata nel reclutamento lavorativo di persone appartenenti alle categorie protette e con disabilità. Si tratta di un orientamento che alla lunga paga, mostrando come il business possa avere il segno più anche nel momento in cui non esclude la diversità, ma ne fa punto di forza. Su questo si registra una interessante iniziativa che dovrebbe fare scuola: è della fine di ottobre la notizia di un impegno firmato da undici grandi aziende internazionali per favorire l’occupazione di lavoratori con disabilità.

I COLOSSI DEL MERCATO - Si tratta di compagnie che impiegano milioni di dipendenti in almeno 170 Paesi: parliamo di colossi come Accenture, Accorhotels, Gruppo Adecco, AXA Group, Gruppo Carrefour, Dow Chemical, Groupe Casino, L’Oréal, Orange, il Gruppo Standard Bank, e Michelin che a Ginevra lo scorso 29 ottobre hanno firmato la Carta dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro per l’inclusione delle persone con handicap. L’impegno firmato da queste aziende è su più fronti: dal rendere i loro luoghi di lavoro accessibili a persone con disabilità,  al garantire un trattamento non discriminante sul fronte delle opportunità di impiego, ma anche a garantire una maggiore apertura alle disabilità di tipo mentale, ovvero quelle per le quali c’è meno attenzione su questo fronte.

I PRINCIPI DELLA INCLUSIONE LAVORATIVA - Questi gli impegni e i principi condivisi dai firmatari i quali, aggiungiamo noi, potrebbero essere un punto di partenza anche per aziende italiane.

1. Promuovere e rispettare i diritti delle persone con disabilità attraverso la sensibilizzazione e lotta contro la stigmatizzazione e gli stereotipi di cui sono oggetto

2. Sviluppare politich  e pratiche che proteggono le persone disabili da qualsiasi tipo di discriminazione

3. Mettere in atto una parità di trattamento e pari opportunità per le persone con disabilità, fornendo soluzioni che vanno in questa direzione nel processo di reclutamento, sul posto di lavoro, nell'apprendistato, nella la formazione, nel mantenimento del posto di lavoro, nelle possibilità di sviluppo di carriera

4. Rendere progressivamente accessibile ai lavoratori con disabilità comunicazioni e pratiche della compagnia

5. Studiare già misure appropriate ad assicurare il ristorno o il mantenimento del posto di lavoro da parte del lavoratore che diventa disabile

6. Rispettare la privacy delle informazioni personali riguardanti la disabilità del lavoratore

7. Considerare i bisogni delle persone con disabilità che incontrano particolare difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro, incluse le persone con disabilità intellettive o psicosociali

8. Promuovere l’occupazione di persone con disabilità anche presso i propri partner commerciali, compagnie con le quali si collabora e il proprio network, come pure con le organizzazioni che promuovono i diritti delle persone con disabilità

9.Verificare con regolarità la reale efficacia delle politiche e pratiche di inclusione delle disabilità adottate dall’azienda

10. Fornire una relazione sugli sforzi messi in campo dalla società per promuovere l'occupazione delle persone con disabilità di tutte le parti interessate e condividere informazioni ed esperienze con i membri dell'OIL Global Business and Disability Network.

Per approfondire:

www.businessanddisability.org

Qui trovi annunci di lavoro disabili

In disabili.com:

Privacy e disabilita': cosa dire e quali documenti portare al colloquio di lavoro

Redazione

 

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