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Aumentano le multe per aziende inadempienti che non rispettano le quote previste dalla L. 68/99

Vi abbiamo raccontato, solo qualche giorno fa, la storia di Danilo, ragazzo disabile di venticinque anni che da sette anni cerca, senza fortuna, un posto di lavoro. Come ci dimostra la storia di Danilo,  e quelle di molte altre persone disabili e attualmente inoccupate o disoccupate, il binomio disabilità e lavoro   è ancora un tasto piuttosto delicato.  

Al netto della considerazione del momento ancora di crisi generale per il nostro Paese, ci si chiede però cosa non funzioni nei nostri strumenti di collocamento mirato, dato che in Italia da anni una legge prevede l’obbligo per i datori di lavoro con almeno 15 dipendenti di assumere quote di lavoratori con disabilità. La triste realtà è che  legge 68/99 è ancora in larga misura bellamente ignorata, se si considera  che nel nostro Paese otto disabili su dieci risultano disoccupati, con una quota del 45% di aziende che sfora gli obblighi di legge e paga, piuttosto che assumere lavoratori disabili, le multe previste per gli inadempienti.

MULTE PIÙ SALATE - Proprio sulle sanzioni vi diamo oggi conto di un recente intervento del Governo, un decreto legislativo correttivo al Jobs Act (Decreto legislativo n.151 del 14 settembre 2015) ed entrato in vigore lo scorso 24 settembre. Vediamo cosa cambia.
In sostanza, vengono rideterminate le sanzioni a carico del lavoratore che non ottempera al suo obbligo di assunzione di lavoratori appartenenti alle categorie protette. E l’aumento è considerevole. Fino a questo momento, infatti, la sanzione era di 62,77 Euro per ogni giorno lavorativo durante il quale risulti non coperta la quota di assunzioni obbligatorie entro 60 giorni da quando è scattato l’obbligo.  Oggi questa sanzione è stata aumentata: il datore di lavoro che non assolve il suo obbligo di collocamento di persone con disabilità dovrà pagare 153,20 Euro per ogni giorno di non copertura e per ciascun disabile non assunto (ovvero 5 volte la misura del contributo esonerativo).

GLI OBBLIGHI PER LE AZIENDE – Ricordiamo che l’obbligo di coprire posizioni riservate a persone con disabilità scatta, per il datore di lavoro, a partire dal 15esimo lavoratore della sua azienda.
- dai 15 ai 35 lavoratori l’azienda è obbligata ad assumere un lavoratore con disabilità
- dai 36 ai 50 lavoratori l’azienda è obbligata ad assumere due lavoratori con disabilità
- oltre 50 lavoratori: la quota del 7% deve essere riservata a lavoratori con disabilità
Nel calcolo il datore di lavoro deve considerare tutti i lavoratori assunti con vincolo di subordinazione, ad eccezione di alcune eccezioni, come i lavoratori da cooperative, i dirigenti ed altri casi specifici.

I BONUS PER LE AZIENDE CHE ASSUMONO - Ci sembra utile ricordare che le aziende  hanno comunque anche delle agevolazioni ad assumere lavoratori con disabilità. Sempre il Jobs Act, infatti, ha introdotto dei bonus assunzioni disabili consistenti in sgravi contributivi sull’imponibile previdenziale del lavoratore con disabilità. L’entità delle agevolazioni varia a seconda del tipo di contratto e della capacità lavorativa della persona.


Per approfondire:

Disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 15 giugno 2015, n. 81, e 14 settembre 2015, nn. 148, 149, 150 e 151, a norma dell’articolo 1, comma 13 della legge 10 dicembre 2014, n.183
 

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Redazione

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