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locandina matti per il calcio 2014Lo sport ancora una volta non è solo attività motoria in grado di dare benessere fisico bensì porta molti significati con valore sociale.  
La settima edizione di “Matti per il calcio”, in programma dall’11 settembreMontalto di Castro (Vt), vuole sottolineare come il calcio sia in grado di portare benefici psicologici ma anche sociali a chi lo pratica, diventando una sorta di terapia per coloro che faticano a relazionarsi.

“Matti per il calcio”, infatti, è un torneo “…speciale”: nelle tre giornate di gare si fronteggeranno 16 squadre di calcio a 7 formate da pazienti con disagio mentale, operatori e medici dei Dipartimenti di Salute Mentale di tutta Italia. In tutto 40 partite, 400 giocatori, più un centinaio di persone tra volontari dell’organizzazione e arbitri, operatori e accompagnatori. Unico obiettivo, fare goal!

“Matti per il calcio” vuole essere un torneo che lancia un valore sociale importante. “Un calcio diverso, che agisce come strumento di relazione, per superare l'isolamento, per socializzare e riconquistare un equilibrio con il proprio corpo” scrivono nel sito gli organizzatori uisp che hanno programmato la manifestazione insieme alla Polisportiva di Montalto di Castro, al Comune di Montalto di Castro e dalla Provincia di Viterbo, alla Banca Prossima e ai fotografi volontari di Shoot4Change.

Il fischio d’inizio sarà giovedì 11 settembre alle ore 13.30 presso lo stadio comunale A. Martelli di Montalto di Castro (Viterbo). Durante la giornata di venerdì 12, alle ore 12.00 si potrà assistere ad una partita dove parteciperà una squadra formata dai rifugiati politici e richiedenti asilo ospitati dal comune di Montalto di Castro.

Ecco le storie di alcuni di loro: "Insieme per sport": il nome della squadra di Genova non poteva essere più azzeccato. Max Elio, 22 anni, è nato in Perù e da cinque anni vive a Genova. Ha deficit fisici e ha problemi di relazioni. Max Elio non ha amicizie: però una volta alla settimana prende tre autobus per partecipare agli allenamenti. Gioca in attacco e indossa la maglia della sua squadra, l'Alianza Lima. Non è un fenomeno ma tutti gli passano la palla perché ha imparato a farsi voler bene.  Vincent, venticinquenne nato in Francia, con disturbi di tipo psicotico ma dotasissimo fisicamente. Nella squadra ha trovato la sua dimensione, viene apprezzato e ha perso la sua aggressività che in passato gli ha procurato parecchi problemi.
Mirco è il veterano della squadra di Arezzo. Passava le sue giornate in casa, davanti alla tv e l'unica sua passione era il Milan. Dopo la costituzione della associazione sportiva Colle del Pionta onlus, ha iniziato a giocare in attacco e voleva imitare Pato, anche se tutti lo chiamano il "Papero". Oggi è diventato il presidente della squadra, è lui che telefona al resto dei giocatori per l'organizzazione delle partite. Michele, originario di Siena, vive nella Comunità di via Curtatone di Arezzo. Sta scontando un periodo di affidamento ai servizi sociali e non può abbandonare la provincia. Per "Matti per il calcio" ha ottenuto un permesso speciale dal giudice.  E' il centravanti della squadra ed anche il cuoco. Così ha imparato a gestire anche il suo umore.

La manifestazione, insomma,  sarà un a inedita e imperdibile occasione per conoscere i protagonisti del torneo e divertirsi insieme andando oltre i pregiudizi, su ciò che viene considerato normale secondo le convenzioni comuni.


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