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secchiata d'acqua addossoSta riscuotendo sempre più successo l'Ice Bucket Challenge, l'iniziativa originale per sostenere la ricerca contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).


Le regole sono semplici: la persona nominata deve registrare entro 24 ore un video dove annuncia di aver accettato la sfida, ricordando l'impegno (anche in termini economici) per la ricerca,a sua volta deve nominare altre tre persone, infine il saluto lanciandosi addosso un secchio di acqua gelata (cubetti di ghiaccio a scelta). Il video va poi condiviso sui social con l'hashtag #IceBucketChallenge.
 
L'iniziativa è stata ideata da Pete Frates, 29 anni, ex promessa del baseball americano e malato di sla. Questa campagna veramente inedita ha avuto un successo internazionale e mentre l'America supera i 60 milioni di dollari per la ricerca, l'associazione Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica)  ci fa sapere che in Italia le donazioni hanno raggiunto i 300 000 euro.

I personaggi noti in prima persona si sono sbizzarriti nelle nomination: Shakira e Piqué hanno nominato Papa Francesco, Fiorello e Jovanotti hanno sfidato Renzi che a sua volta ha nominato i direttori dei giornali.

Tra chi dice no alla doccia ghiacciata, chi si è precipitato acconsentendo subito all'iniziativa sono diverse le polemiche che Ice Bucket Challenge ha mosso.

Molti infatti non hanno digerito le donazioni misere fatte da alcuni personaggi famosi, iniziando un vero e proprio dibattito nei social. Tra i personaggi noti accusati c'è la simpaticissima Luciana Littizzetto che prima di sottoporsi alla "doccia" di rito con un secchio d'acqua, ha mostrato i suoi 100 euro che donerà alla causa. Anche il giovane rapper Emis Killa ha voluto far sapere il suo contributo di 500 euro per l'associazione, quest'ultimo però ha rifiutato la doccia gelata. Cifre che alcuni hanno considerato "da spilorci". Ma c'è chi prende le loro difese sostenendo che: l'importante è donare, non quanto.

La lista dei vips che hanno preferito rinunciare al gioco e passare direttamente al contributo in denaro è infinita, degli esempi sono il presidente Obama, il ballerino Kledi, Noemi, Jery Calà (che ha mostrato i 1000 euro donati), Marco Bocci e Rita Dalla Chiesa.
Sarà sensibilità o protagonismo ma certo è che si sta parlando di SLA: una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria.

Finalmente una moda conosciuta, diffusa e seguita in meno di un mese grazie ai video virali che si espandono e si condividono in un click, ma che devono ricordare un messaggio preciso, quello di donare fondi per la ricerca contro la SLA.


Per donare il proprio conributo clicca qui.


In disabili.com:
SLA GLOBAL DAY. UNA SQUADRA, UN OBIETTIVO: BATTERE LA SLA