Ripristinare i fondi per l'abbattimento delle barriere architettoniche che, ad oggi, sono stati completamente azzerati. E' un capitolo di spesa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che è passato da 14.100.000 euro del 2008 all'azzeramento del 2012. E' quanto chiede in un'interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio il vicesegretario vicario UDC Antonio De Poli che prende spunto da un fatto di cronaca: a Padova, come viene riportato dalla stampa locale, un disabile in casa senza ascensore in una struttura che è di proprietà del Demanio militare. "Sul caso in questione chiederò al ministro Pinotti di spiegare come il Ministero sia stia muovendo per risolvere la questione considerando che i ritardi nell'esecuzione dei lavori di riparazione dell'ascensore nell'immobile di via Pomponazzi a Padova (di proprietà del Genio militare) comportano di fatto l'esclusione sociale della persona con disabilità".
Al di là del caso specifico, De Poli intende però accendere i riflettori sul problema barriere architettoniche, argomento che è stato affrontato da una relazione della Corte dei Conti che, lo scorso ottobre, ha denunciato: i finanziamenti pubblici predisposti sul capitolo 7344 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che hanno come obiettivo quello di abbattere le barriere architettoniche e favorire l'accessibilità alle persone con disabilità nei luoghi pubblici , è stato azzerato. "Dalla relazione - spiega De Poli - emerge che c'è una non adeguata copertura del reale fabbisogno di spesa. Ci sono dunque pochi fondi e mal distribuiti. Nei luoghi pubblici è doveroso intensificare gli sforzi per eliminare quelle barriere fisiche che rappresentano il primo ostacolo all'integrazione sociale delle persone con disabilità. E' una battaglia di civiltà che il nostro Paese non può permettersi di perdere", conclude De Poli.
In disabili.com:
Le barriere architettoniche si combattono poco (e male)