Parma è tra le prime città in Europa per il sostegno alle persone con disabilità . Ma nelle top ten delle città a misura di disabile c'è anche un piccolo paesino in provincia di Rieti, Castel Sant'Angelo. A stilare la classifica delle aree metropolitane dove migliore è la vivibilità per chi ha difficoltà motorie o intellettive è stato l'Isfol, all'interno del progetto Dse "Disability and social exclusion". Secondo l'indagine "anche se sono ancora pochi i centri che garantiscono un'effettiva autonomia, in Italia ci sono però alcune realtà che, per servizi e assistenza, consentono alle persone disabili di avere una qualità di vita soddisfacente".Tra queste, spicca Parma, definita dai ricercatori "forse la prima città in Europa per assistenza ai disabili". Dispone, infatti, di una agenzia per la disabilità che raggruppa tutti gli interventi, tra cui urbanistica, servizi e mobilità . A seguire anche il piccolo paese del reatino che rappresenta una "città top" per assistenza alle persone con disabilità , in particolare nell'ambito delle difficoltà motorie e dello sport per i più giovani. Castel Sant'Angelo "costituisce un esempio altamente significativo per un piccolo centro che, con scarse disponibilità economiche, è riuscito però a mettere in piedi una rete di assistenza notevole su tematiche che richiedono una grande sensibilità ".
Sul versante diametralmente opposto, cioè per quanto riguarda le grandi città è Milano a rappresentare "l'eccellenza per la disabilità su larga scala". Mette a disposizione molti servizi e strutture socio-sanitarie di primo livello, in particolare per quanto riguarda la disabilità comunicativa". In Veneto invece le più accessibili sono Padova e Verona, che offrono un'alta qualità della vita, in particolare nei servizi differenziati (cinema per ragazzi, apprendimento). Torino, dispone poi di eccellenti servizi per gli adolescenti e per gli immigrati mentre Genova - offre numerosi servizi per la mobilità e per l'inserimento lavorativo ed è "al top per quanto riguarda le politiche sociali".
Fonte: Redattore Sociale
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