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Ho il papà di 82 anni, disabile che fa la chemioterapia 6 giorni al mese a 30 km da casa. Considerando circa due mesi di sospensione della terapia all'anno mi servono 60 giorni all'anno di congedi per poterlo accompagnare: sono figlia unica e non ho altre persone che mi possano aiutare (mio marito lavora, per fortuna, e mio figlio studia lontano da casa). Avrei 36 giorni all'anno di L. 104 perciò devo usare ben 24 giorni di ferie per poterlo portare a fare le terapie, senza pensare a tutte le visite, gli esami, fargli la spesa, le pulizie, lavargli e stirargli la biancheria, ecc. e magari potergli dedicare un po' di tempo per farlo vivere dignitosamente gli ultimi anni che gli rimangono. Ho 48 anni e devo annullarmi per lui: e la mia famiglia? Mio marito, mio figlio? E a me stessa quando potrò pensarci? Quando potrò iniziare a vivere? A voler essere egoisti si può pensare alla casa di riposo e ad una badante... 2500 €š¬ al mese per la prima o 1800/2000 per la seconda me li dà il Governo per pagarle? Mio papà ha una pensione minima di neanche 700 €š¬ più l'accompagnamento: ovviamente vive con me altrimenti dovrebbe andare alla mensa della Caritas a mangiare... Avevo fiducia nel Governo: giusti i sacrifici ma non sui poveretti, non sugli anziani e sugli invalidi (VERI!!!) e i ricchi continuano a ridersela....

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