Salve,
lo scorso anno abbiamo chiesto all'ASL di Brindisi un montascale per permettere a mia mamma (emiplegica e costretta su carrozzina dopo ictus) di superare 6 gradini per uscire dall'edificio in cui vive.
L'azienda che abbiamo contattato per tale montascale ha suggerito un montascale mobile a cingoli. Tuttavia tale montascale si è rivelato inadeguato per lo scarso spazio di manovra esistente e per le difficoltà oggettive di utilizzo.
Abbiamo ora contattato un'altra azienda che invece ha suggerito il montascale a pedana. Siamo nella possibilità di richiedere (credo al comune) il contributo previsto per questo genere di opera?Entra in conflitto con la fornitura (gratuita) dell'ASL del suddetto montascale a cingoli?Possiamo eventualmente restituire tale montascale se questo può agevolare la fruizione del contributo per compensare la spesa del montascale fisso?E' vero che si può presentare domanda entro il 1 marzo di ogni anno e che quindi essendo già ad aprile potremmo fare i lavori solo il prox anno?
Grazie. Saluti
L.
La risposta dell'ing. Marchetti
La Legge 13/89 prevede in effetti che le domande vengano presentate entro il 1 Marzo di ogni anno; questo significa che le installazione fatte dopo tale data parteciperanno ai contributi previsti fino al 1° marzo dell’anno successivo.
La Legge 13/89 prevede che i mezzi per superare le barriere architettoniche siano rampe, servoscala, piattaforme elevatrici e ascensori. I montascale mobili non sono citati (Dovrebbero essere forniti dalla ASL a fronte di esigenze temporanee).
Non credo quindi che ci siano problemi nella richiesta di contributo per un montascale fisso.
Ing. Marco Marchetti
www.vimec.biz