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Mio figlio è disabile in sedia a rotelle, ma se si appoggia (per esempio al corrimano) riesce a spostarsi. Vorrei quindi mettere diversi corrimano dentro e fuori la mia casa. Vorrei inoltre fare una passerella in giardino di circa 10 metri con corrimano. Posso avere delle agevolazioni per le spese che dovrò sostenere? A chi dovrei rivolgermi? 

 

La risposta dell'Ing. Marchetti

 

Per quanto riguarda la rampa è possibile fruire della detrazione Irpef del 50 % per spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche. La detrazione è applicabile alle spese sostenute per realizzare interventi previsti unicamente sugli immobili, per favorire la mobilità interna ed esterna del disabile.
I beneficiari devono avere un handicap con situazione di  gravità, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992.
La sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unità immobiliari, può essere considerata intervento che determina il diritto alla detrazione se risulta conforme alle prescrizioni tecniche previste dalla legge.
 la rampa però dovrà avere le seguente caratteristiche, presente nel DM 236/14 giugno 1989:
“8.1.11. Rampe Non viene considerato accessibile il superamento di un dislivello superiore a 3.20 m ottenuto esclusivamente mediante rampe inclinate poste in successione.
La larghezza minima di una rampa deve essere: -di 0.90 m per consentire il transito di una persona su sedia a ruote;
-di 1 ,50 m per consentire l'incrocio di due persone. Ogni 10 m di lunghezza ed in presenza di interruzioni mediante porte, la rampa deve prevedere un ripiano orizzontale di dimensioni minime pari a 1,50 x 1,50 m, ovvero 1,40 x 1,70 m in senso trasversale e 1 ,70 m in senso longitudinale al verso di marcia, oltre l'ingombro di apertura di eventuali porte.
Qualora al lato della rampa sia presente un parapetto non pieno, la rampa deve avere un cordolo di almeno 10 cm di altezza. La pendenza delle rampe non deve superare 1'8%.
Sono ammesse pendenze superiori, nei casi di adeguamento, rapportate allo sviluppo lineare effettivo della rampa.
In tal caso il rapporto tra la pendenza e la lunghezza deve essere comunque di valore inferiore rispetto a quelli individuati dalla linea di interpolazione del seguente grafico. “Grafico esperto barriere architettoniche

 

Ing. Marco Marchetti
www.vimec.biz

 

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