Volevo sapere...come io sonno straniera , e non lo so....si lei può minacciarmi cosi....e visto che al inizio non si agitava cosi per il mio figlio dicendo che non cella bisogno, cosi che sonno dovuta andare a un ospedale grande come Gemeli invece di andare al Asl di Tivoli da quale appartengo io...e possibile che lei fa questa cosa.......?!?!?!?!?!?!?!?
Grazie mille e scusate gli errori grammaticali!:)
G.
La risposta dell'esperta scuola
Lei pone due problemi: la disabilità di suo figlio maggiore e il comportamento della psicologa. Affrontiamoli uno alla volta. Se suo figlio ha difficoltà a scuola e la valutazione che lei ha fatto permette di riconoscere una lieve disabilità , vuol dire che il bambino a scuola avrà il sostegno e dovrebbe migliorare. Se la psicologa la minaccia, deve ricordare che per ‑¬à‹Å“togliere’un figlio al genitore ci devono essere ragioni molto gravi. Non penso che l’ansia di una madre e le difficoltà di fare una visita in una struttura per lei scomoda, siano motivi di denuncia. Se lei vive a Tivoli, si rivolga ai servizi del suo territorio. Consulti prima di tutto il pediatra e si faccia consigliare sullo specialista al quale far controllare suo figlio.
Le posso indicare almeno due riferimenti normativi. Il primo riguarda il protocollo per la somministrazione di farmaci a scuola, il secondo la pratica sportiva e la disabilità :
1. Le Raccomandazione del MIUR e del Ministro della salute del 25/11/05 che recano indicazioni per la somministrazione di farmaci. Nel suo caso, si tratta di ragionare per analogia
2. Protocollo d’intesa CONI/MPI del 21/09/07 che in premessa cita la necessità di €˜potenziare, d’intesa con il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), lo sviluppo della pratica ludico-motoria e sportiva tra i disabili e le occasioni di sport-integrato‑¬.
Le suggerisco anche di consultare il documento del CIP €˜Diritto sportivo e disabilità ‑¬, che contiene norme e indicazioni utili.
Ada Maurizio
Dirigente scolastico