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Nella mia classe c'è un ragazzo con disturbo della condotta, con lieve ritardo e manifestazioni ossessive. E'affiancato dall'insegnante di sostegno. In seguito a sua fissazione per una compagna di classe (da cui gelosia, regali, attacchi di ira, la fissa ripetutamente) il dirigente ha deciso unilateralmente di cambiarlo di classe. Il ragazzo ha anche un giudice tutelate e assistente sociale. I genitori della ragazza hanno minacciato di denunciarlo per stalking (può un disabile esserne accusato?!).
La normativa cosa dice a riguardo? E' accettabile una soluzione del genere?? Quali le alternative possibili?
Grazie dell'attenzione.
T.



La risposta dell'esperta scuola

La decisione del dirigente scolastico sarà stata, presumo, condivisa con i genitori o con gli affidatari dell'alunno e con l'assistente sociale. Non è chiara la situazione del ragazzo ma deve necessariamente esserci un PEI nel quale la scuola progetta gli interventi necessari per l'integrazione. Non voglio in alcun modo burocratizzare la questione ma l'esistenza del PEI e la periodicità delle riunioni del GLH sono strumenti fondamentali per l'integrazione.
Per quanto riguarda lo stalking, le confesso la mia ignoranza ma posso dirle che in generale, i disabili rispondono di eventuali reati in modo diretto tranne nel caso in cui: a) sono minori, b) sono affidati a un tutore.
In quei casi, risponde di un eventuale reato il responsabile al quale il minore è affidato.
Gli elementi che mi fornisce sono troppo vaghi per poterle dare una risposta più ampia.

Ada Maurizio
dirigente scolastico

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