Menu

Tipografia
Gent.ma Dott.ssa A. Maurizio,
sono la mamma di un bimbo con due malattie rare (Handicap Grave e Disabilità Psichica). Il piccolo presenta un ritardo cognitivo medio e disturbi comportamentali tipici della sua sindrome.
Mio figlio frequenta il 2° anno di una scuola statale d'Infanzia. Quest'anno abbiamo cambiato insegnante di sostegno perchè quella dell'anno precedente che e' stata meravigliosa non era di ruolo. La vecchia insegnante di sostegno ha lasciato in segreteria una relazione su tutto il lavoro didattico svolto su mio figlio. Questa insegnante non aveva seguito il programma della classe e si era offerta di fare una affiancamento alla nuova insegnante  di sostegno che stava nella classe accanto a quella di mio figlio e che a partire dal nuovo anno scolastico sarebbe passata su mio figlio.
I primi di settembre ho avuto un'incontro con tutti i docenti per fare la programmazione scolastica ,ma la nuova insegnante  di sostegno si è presentata all'incontro senza aver preso visione della diagnosi funzionale, senza aver letto la relazione lasciatele dalla sua collega in segreteria e, senza aver letto il materiale che le avevo lasciato a giugno sulla sindrome di mio figlio.
Il 12 ottobre abbiamo avuto un 2° incontro con tutti i docenti e il sostegno che, mi ha comunicato che il 7 ottobre era finita l'osservazione. All'incontro però lei non aveva nessuna bozza su una qualche forma di programmazione ed mi ha solo comunicato una osservazione relativa all'aspetto comunicativo, sociale e in parte motorio. Sull'aspetto cognitivo e comportamentale non ha comunicato alcuna osservazione. Aspetta di fare il GLH per stendere il PEI.
Il sostegno vuole seguire il programma della classe adattato al piccolo ed ha già acquistato il libro dei 3 anni. Io non sono d'accordo sulla sua scelta didattica.
Mi chiedo se non conosce il piccolo da un punto di vista cognitivo e comportamentale, non conosce l'esito dell'ultima valutazione cognitiva per cui non sa a che cognitivo sta attualmente, come abbia potuto fare la scelta di seguire il programma della classe e acquistare il libro dei 3 anni (mio sta cognitivamente in realtà fra i 2 e i 3 anni.)
Essendoci una relazione sul piccolo ho diritto alla continuita'didattica?
Non si lede il diritto alla continuità se questa persona inizia tutto il lavoro didattico d'accapo?
Una volta che ha redatto il PEI questo non può essere il programma didattico di mio figlio?
Come posso impedirle di fare il programma della classe?
Il sostegno se il disabile è in classe può fare lezione alla classe mentre la curriculare è assente oppure mentre la curriculare è in classe ma impegnata in attività che andrebbero fatte al di fuori dell'orario scolastico??? (la curriculare sistemava i libri appena arrivati).
Per tre mattine consecutive sono arrivata a scuola e accompagnando il piccolo in classe la curriculare non c'era, ma vi era sulla classe il mio sostegno.
Di questi 3 giorni il primo, la curriculare stava fuori dalla classe e faceva colazione. Il secondo giorno la curriculare era seduta in cattedra Il terzo giorno la curriculare che è anche la responsabile del plesso stava facendo commissioni di tipo burocratico come smistare la posta ecc. Devo rivolgermi alla Dirigente o all'Ufficio Scolastico provinciale per denunciare questa situazione illecita? In tutti e tre i giorni né il sostegno, né la AEC son venute incontro al piccolo per fare l'accoglienza.
L'anno scorso ho già inviato al Dirigente che per tre giorni aveva usato il sostegno sulla classe una nota dell'USP Regione Puglia datata 11 settembre 2008 che chiariva come l'integrazione costituisce un vero e proprio diritto soggettivo per i portatori di handicap, e dunque l'amministrazione non può comprimerlo o peggio disattenderlo, distraendo il docente di sostegno dalle sue funzioni ed utilizzandolo per le supplenze nelle proprie o nelle altrui classi.
Considero grave e irrispettoso che per la quarta volta si utilizzo il mio sostegno sulla classe.
L'insegnante di sostegno che accetta di stare sulla classe e' ugualmente negligente??
Il giorno 20 avrà un terzo incontro con i docenti e mi sarebbe molto utile se le sarà possibile ricevere entro tale data la sua risposta. Ringrazio in anticipo.
J.

La risposta dell'esperta scuola

Anche se la mia risposta le arriverà in ritardo, spero che contribuisca a risolvere la difficile situazione che lei descrive. Innanzitutto, il suo interlocutore è la dirigente della scuola. A lei dovrà rivolgere richiesta di chiarimenti in merito a quanto mi descrive. La dirigente ha l’obbligo di risponderle e di darle i chiarimenti da lei richiesti. Le ricordo alcune norme utili che sosterranno le sue richieste:
1.    CM 1/88 che regola la continuità educativa nel passaggio da un grado scolastico all’altro;
2.    Linee guida sull’integrazione della disabilità MIUR 4 agosto 2009;
3.    nota USP Bari 345 del 19 gennaio 2011;
4.    nota USP Bari prot. 76/c del 4 maggio 2011;
5.    nota MIUR 9839 dell’8 novembre 2011.

Ada Maurizio
Dirigente scolastico


Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy