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Salve, sono un'insegnante di scuola media alle prese con gli esami di stato. Un nostro alunno con handicap grave sta affrontando le prove equipollenti, ma poiché lo stesso ha già compiuto 18 anni avrà bisogno del diploma e non dell'attestato di frequenza per potere frequentare le superiori con un insegnante di sostegno e l'assistente sanitario (figure a lui indispensabili visto il grave stato di handicap psico-fisico). La presidente di commissione sostiene che, poiché il ragazzo versa in gravi condizioni che tra l'altro non gli hanno permesso nello scrutinio di ammissione agli esami di essere valutato in tutte le discipline, non si potrà fare altro che dargli l'attestato di frequenza, cosa a lui inutile poiché senza il diploma non avrà diritto al sostegno nelle superiori. Come Consiglio di classe siamo molto dibattuti e tormentati. Come dobbiamo agire?
N.

La risposta dell'esperta scuola

Le rispondo a esami conclusi ma spero comunque di esserle utile. La materia è disciplinata dal DPR 122/09 che all'articolo 9, comma 2 prevede che possono essere predisposte prove differenziate per l'esame conclusivo del primo ciclo, elaborate dal Consiglio di classe sulla base del PEI. E’ possibile, inoltre, sostenere le prove con l'ausilio della tecnologia e sul diploma di licenza non si farà menzione della modalità di svolgimento delle prove. Infine, qualora l'alunno non conseguisse la licenza, avrà un attestato valido per l'iscrizione alle classi successive ai soli fini del credito formativo. In sostanza, il ragazzo potrà iscriversi e frequentare la scuola superiore e avrà diritto al sostegno. Poiché ha già compiuto il diciottesimo anno, la famiglia potrà valutare anche l'iscrizione ai CTP, cioé ai centri per l'istruzione degli adulti dove è garantita l'integrazione scolastica. I CTP sono presenti su tutto il territorio nazionale.

Ada Maurizio
Dirigente scolastico

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