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Cara Marina,
mi chiamo S. ho 35 anni. Ho di recente acquisito il diritto di iscrivermi alle liste per il collocamento mirato ex Legge 68/99, la commissione che ha valutato la mia residua capacità lavorativa ha concluso che posso fare pressocchè tutto, malgrado mi fosse stata precedentemente riconosciuta invalidità civile del 100% senza accompagnamento. Per la cronaca ho un cuore semi-devastato da un infarto. All'epoca dei fatti esercitavo da pochissimo (meno di 2 anni) la libera professione di Ingegnere. Ho diverse questioni che vorrei che qualcuno mi chiarisse.
1) L'inserimento nelle liste del collocamento mirato presuppone la ricerca di un'occupazione oltre che in relazione alle residue capacità lavorative, anche in relazione alle professionalità acquisite e/o titolo di studi. La signora dello sportello del CPI m'ha detto che per le Pubbliche Amministrazioni effettuano assunzioni solo per "profili da terza media" e che tutt'al più per beneficiare di qualcosa in linea con le mie competenze si può sperare nel settore privato. E' corretto?
2) Ho letto un'altra sua risposta in riferimento alla domanda di una persona che aspettava da 25 anni una chiamata, che il sistema del collocamento mirato và comunque perlopiù sospinto da iniziative personali. Ok, d'accordo, è normale, anch'io avrei fatto lo stesso, ma la cosa delude comunque ulteriormente le mie aspettative. A tal riguardo un consiglio pratico: nell'invio dei curricula alle aziende private l'appartenenza alle categorie protette và evidenziata?Se sì, come?

3)Per quanto concerne l'iter. Io ho appena ricevuto notifica della "Relazione conclusiva" riguardante l'individuazione delle mansioni e dell'ambiente di inserimento. Ho semplicemente sbrigato delle pratiche preliminari presso il CPI. Devo ancora presentare istanza all'ufficio provinciale competente e volevo sapere. Posso iscrivermi solo alle liste di collocamento mirato della mia provincia (l'art. 1 sembrerebbe dire così) o posso anche fare istanza per altre province? Sempre riguardo l'iter, è vero che pressentando richiesta nel 2010 verrei inserito nelle liste del 2011 e se tutto và bene godrei del diritto solo a partire da tale data? Oppure posso considerarmi un'appartamente alle categorie protette già da ora, o tutt'al più dall'istanza?
4) Avrei altre domande circa la 104, ma è un'altro tema chiedo a parte.

Purtroppo, vuoi per il pressapochismo di molti impiegati addetti all'informazione, vuoi per la complicatezza nel districarsi tra decine di norme, leggi, decreti ed interpretazione delle stesse regna, almeno in me ma non solo, una grande confusione. Per questo vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità e per il fondamentale servizio che fornite. A presto


La risposta di MammaMarina


 Per quanto sono a conoscenza non vi è alcuna  preclusione lavorativa con il fatto di essere riconosciuto invalido al 100%, le due cose sono assolutamente compatibili.

1)Quello che ha detto la signora  dello Sportello informativo non è esatto  nelle categorie protette vi  sono contemplati  tutti  di Titolo di studio , il fatto è che  difficoltoso  se non quasi impossibile  riuscire a essere assunti  nella P.A   visto anche le  recenti limitazioni alle assunzioni.
Lei però può, (ma questo è un mio azzardo , non è  legge, ) partecipare ai regolari concorsi per figure professionali  specifiche  dove  potrebbe dimostrando la  sua preparazione anche risultare vincitore .

2) Questa è una domanda da 1 milione di dollari, se lei evidenzia l’appartenenza alle categorie protette  che porterebbe all’azienda anche dei benefici economici  potrebbe ( non è corretto ,ma purtroppo spesso va così) vedersi rifiutare la domanda,  spesso la disabilità anche quella lieve  fa pensare a chi conosce poco questo vasto argomento  solo la negatività e non i fattori positivi.
Se lei non fa presente la sua situazione però ha poi gli obblighi lavorativi di tutti gli altri dipendenti .
Non sono però io a poterle dire cosa sia meglio per lei ..

3) Da quanto  ho potuto vedere lei può iscriversi solo nel luogo di residenza , ma le consiglio visto la delicatezza della materia di rivolgersi a un Patronato che le saprà sicuramente esporre con correttezza  la strada più idonea per lei da seguire  e in caso  le fornirà anche il supporto tecnino e legale necessario.

Le è solo stato riconosciuto  lo stato di gravità ai sensi della legge 104/92 dell’articolo 3 comma 1 che recita :
1.    E' persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione
Questo riconoscimento le dà diritto solo a
21. Precedenza nell'assegnazione di sede. - 1. La persona handicappata con un grado di invalidità superiore ai due terzi o con minorazioni iscritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella A annessa alla legge 10 agosto 1950, n. 648, assunta presso gli enti pubblici come vincitrice di concorso o ad altro titolo, ha diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili.
2. I soggetti di cui al comma 1 hanno la precedenza in sede di trasferimento a domanda.
Purtroppo , e lo scrivo con grande dispiacere pensare di riuscire a trovare un impiego  con l’iscrizione alle liste del collocamento per le categorie protette è pura utopia , sono veramente troppo pochi i €˜fortunati‑¬ che vengono regolarmente assunti a tempo indeterminato.
Cordialmente,
Marina 

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