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Salve, piacere di conoscerLa anche se solo informaticamente. Ho sempre trovato utili le informazioni che diffondete; spero continuiate a farlo. Mi permetto di scriverLe una mail perchè mi trovo in difficoltà ed ho pochissimo tempo per acquisire una informazione per me importantissima. Sono genitore di una bimba di 12 anni in situazione di handicap grave; ha un ritardo psico-motorio la cui causa non è mai stata accertata.
Al momento frequenta la V elementare e questa mattina è previsto il gruppo misto tra specialisti della Asl, insegnate di sostegno e terapisti. L'argomento che si discuterà sarà l'inserimento alla scuola media di mia figlia. In realtà
io e mia moglie non siamo convinti che sia la cosa più giusta. Anzi, pensiamo che vada tutelata ancora un anno facendola rimanere alle elementari dove si trova benissimo. Abbiamo saputo da brevi precedenti incontri che (probabilmente) tutte le altre figure invece sono propensi a far frequentare la scuola media.
Siamo in crisi ma siamo disposti a lottare con tutte le forze affinchè per mia figlia si faccia la cosa migliore che credo solo un genitore può realmente conoscere. Non so se riusciremo a convincere loro con i nostri argomenti ma mi chiedevo e Le chiedo, a chi spetta per legge l’ultima parola?? Cioè devono essere loro (Neuropsicchiatra infantile della Asl, Insegnante;
le terapiste la pensano invece come noi) ad indicare cosa fare o siamo noi genitori che alla fine del colloquio possiamo e dobbiamo decidere? C’è una norma che lo chiarisce???
Spero Lei mi possa aiutare e la ringrazio comunque tantissimo.


La risposta di mamma Marina


Caro papà ,
Una risposta al volo senza però riuscire a postarle anche i riferimenti di legge per farla giungere all'appuntamento più informato, la normativa vigente non prevede più come in passato la possibilità di rimanere ancora 1 anno nel ciclo scolastico inferiore, salvo rarissimi e documentati casi, che però devono essere sostenuti anche dalle insegnanti della classe frequentata unitamente a una relazione positiva della NPI, nel suo caso sono solo le terapiste che supportano questa permanenza oltre a voi famiglia, cosa fare in questo caso?
Credo che la cosa migliore sia cooperare per un buon inserimento nella scuola secondaria inferiore che permetta a sua figlia di poter trovare l'ambiente più sereno possibile con le figure professionali competenti che le saranno assegnate come sostegno, in alternativa se lei crede , potrebbe rivolgersi a un legale che conosca bene la materia e valorizzi la vostra tesi dell'utilità a favore della minore della permanenza nella scuola frequentata ora.
Cordiali salu
ti,
Marina

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