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Gentile signora Marina,
le scrivo come marito di una persona affetta da sclerosi multipla.
Mia moglie, per i problemi di gravissima incontinenza legati alla sua patologia, riceve dalla ASL locale, distretto 23, Castel Volturno (CE), la fornitura di pannoloni.
La Asl in questione ha cambiato fornitore. I pannoloni di nuova fornitura sono del tutto inefficaci per il contenimento delle minzioni.
Sono mesi che "combatto" per ottenere una fornitura adatta, ma la ditta appaltatrice ha risposto che non è in grado di fornire il presidio idoneo.
Ho chiesto, a questo punto, il passaggio all'assistenza indiretta, con la presentazione di un preventivo e con l'accollo da parte mia della eventuale maggiore spesa.
Se avessi chiesto la luna, probabilmente l'avrei ottenuta...
L'unica cosa che mi hanno "suggerito" di fare è di scrivere alla direzione sanitaria competente chiedendo loro di indire una gara per la fornitura di quanto a mia moglie necessario.
Questa procedura mi sembra ridicola! Ciò che vale in Italia non vale per Castel Volturno? Fornitura indiretta? ... neanche a parlarne!
Ho provato a rivolgermi al Tribunale per i diritti del malato e ad associazioni simili ma purtroppo questa mia richiesta di aiuto esulava dal campo delle loro competenze.
Mi appello, pertanto, a lei, vista la sua disponibilità e la sua competenza, affinchè, se possibile, mi indichi le procedure da seguire per risolvere questa penosa situazione e, se di sua conoscenza, anche gli eventuali decreti e/o leggi che regolano le forniture ASL.
La ringrazio per il tempo dedicatomi e le invio sinceri auguri per la sua situazione.
E.


La risposta di mamma Marina

Gentilissimo .E

Lei ha ragione, purtroppo troppo spesso  gli impiegati degli uffici ASL  non sanno che rispondere  e si trincerano dietro risposte  che non aiutano gli utenti -pazienti così come dovrebbero.
Quello che le consiglio di fare è scrivere una raccomandata con ricevuta di ritorno al direttore generale della sua ASL (oggigiorno con la raccomandata urgente in 24 ore il destinatario la riceve) spiegando cosa succede inviandole l e chiedendogli le venga riconosciuto il diritto a usufruire dell'assistenza indiretta  per i pannoloni, che non ci sarebbe alcun esborso ulteriore per l'ASL in quanto per la quota eccedente dall'appalto sarà a suo carico, parallelamente sottoporre a una visita urologica sua moglie in cui il medico scriva la quantità e il tipo dei pannoloni  che usa .

In questo caso tutto dovrebbe andare a buon fine, altrimenti l'unica strada è quella legale, è triste, impegnativo e costoso oltre che incredibile in un Paese civile, ma spesso è l'unica strada per ottenere giustizia.
Cordialmente,
Marina

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