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Gentile signora
la ringrazio per avermi risposto solertemente, mi viene da pensare che fosse un problema della mia messaggistica aziendale che m’impediva di contattarla, ma se ben ricordo si trattava della newsletter di Disabili.com.
Ne approfitto per esporle una mia piccola ma importante questione personale, chissà che lei non sia così gentile
da dedicarmi qualche consiglio.
Ho 48 anni e sono affetto da emiplegia sinistra [75% d’invalidità ] certificata nel lontano 1983; lavoro in un ufficio tecnico presso una multinazionale e sto davanti al videoterminale 10 ore al giorno. Per raggiungere l'ufficio privilegio i mezzi pubblici per evitare problemi di parcheggio nel centro storico di Bologna dove risiedo e mi sobbarco dunque un trantran di 20km al giorno.
Qualche anno fa, feci richiesta all’Inps per ottenere i famosi 3 giorni di permesso che molto ingenuamente credevo mi fossero garantiti dalla legge 104.
Venni accolto alla visita da una commissione molto ridanciana ed altrettanto maldisposta che rifiutò la mia richiesta e mi mandò a casa.
Da allora ho continuato la mia carriera in silenzio, stupito dal fatto che solo nel mio ufficio ci siano ben due disabili evidentemente più fortunati o più raccomandati di me che godono di questi permessi.
Cosa mi consiglia di fare, soprattutto alla luce della recrudescenza del governo verso i problemi di disabilità ?
Se richiedo una nuova visita, non è che rischio di vedermi decurtare la percentuale di disabilità da una commissione magari ancora più intransigente della prima?
Ringrazio e le porgo i miei distinti saluti.
U.


La risposta di mamma Marina


Gentilissimo U.
Anni fa la richiesta per avere il riconoscimento dello stato di gravità non si doveva presentare all’INPS ma all’ASL, agli uffici INPS competeva solo la compilazione dei moduli ma non la visita.
Da gennaio 2010 è passato tutto sotto l’INPS, ma le Commissioni di Medicina legale visitano presso l’ASL; lei deve, se vuole riprovare ad avere il riconoscimento dello stato di gravità , presentare domanda ai sensi della legge 104/92 iniziando la pratica di inoltro domanda presso il suo medico di base che le spiegherà le successive azioni da far seguire per accedere alla visita.
La sua percentuale d’invalidità non avrà a causa di questa nuova visita per la legge 104 nessun pericolo di venire diminuita.
Lei potrebbe però come altre 250 mila persone essere chiamato alla visita di revisione come controllo delle sue condizioni di salute nei prossimi due anni.

Cordialmente, Marina Cometto

Per approfondire consulta lo speciale LEGGE 104 PER DISABILI

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