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ASS.PARAPLEGICI DELL'EMILIA ROMAGNA 

SEZIONE FORLI' - CESENA

via Pio Battistini, 20
47023 - Cesena - FC
e-mail morigifausto@aliceposta.it

 

CHI SIAMO E DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA':

 

L’Associazione Paraplegici dell’Emilia Romagna è stata costituita nel 1982 per promuovere il diritto di cittadinanza delle persone con lesione midollare. Considerati cittadini di serie B, con interventi di cura e riabilitazione lontani dagli standards europei, con l’accesso alle sedi delle pubbliche istituzioni spesso precluso per la presenza delle barriere architettoniche, con città ostili alle persone con disabilità, da oltre vent’anni siamo impegnati perché  le persone in carrozzina possano vivere insieme alle loro famiglie una vita di qualità.

La sezione di Forlì-Cesena è nata a Cesena nel 1989 per portare avanti anche nel nostro territorio la lotta per la tutela del diritto alla salute, un programma per l’abbattimento delle barriere architettoniche, iniziative culturali per sostenere l’inclusione delle persone in carrozzina nel tessuto sociale ed economico.

La Federazione Associazioni Italiane Para-tetraplegici (F.A.I.P.) è nata a Roma dall’incontro delle diverse associazioni regionali nel 1987 e da allora

·        sostiene le associazioni regionali nel diritto alla salute e ad una vita di qualità anche in carrozzina,

·        collabora con il mondo scientifico per la cura e la riabilitazione delle persone con lesione midollare,

·        chiede una ricerca scientifica seria e rigorosa.

 

 

ATTIVITA' E PROGETTI. 

 

Progetto Teatrale.

La pubblicazione del libro di Fausto Morigi “Il sole nasce ancora”, uscito nel giugno 2001, ha coinvolto fortemente tutti i soci della sezione di Cesena dell’Associazione Paraplegici dell’Emilia Romagna, ed ha creato un’eco nella città fino ad arrivare a noti artisti cesenati che ci hanno proposto di trasformare il libro in una piece teatrale.

Già questo rappresenta un risultato insperato: il teatro è una modalità di comunicazione dalle grandi suggestioni e avere contatti con questo mondo è di per sé un’esperienza importante per chi, come noi, ha nell’immaginario una grande risorsa per affrontare la vita quotidiana.

Ci sono gesti, movimenti, attività, funzioni che la fantasia mantiene mentre la fisicità li nega. Trascendere questo limite appartiene sicuramente più al mondo dell'arte che a quello della “normalità”.

La nostra Associazione ha prodotto lo spettacolo teatrale “C4”a cura di Corrado Bertoni, un regista cesenate che conosciamo per il suo lavoro ma che non avremmo mai pensato di avere a nostra disposizione. Nello spettacolo è protagonista il teatro danza, con una voce narrante e musiche.

Lo spettacolo è stato rappresentato il 22/23 ottobre al teatro Dolcini di Mercato Saraceno (FC) e l’8 febbraio al Bonci di Cesena con successo di pubblico al di sopra delle nostre aspettative.

Entro la fine di aprile sarà rappresentato al cinema-teatro Victor di San Vittore di Cesena, al teatro di Rimini, di Riccione e di Ascoli Piceno.

La nostra Associazione Regionale e la Federazione Associazioni Italiane Para-tetraplegici (FAIP) hanno aderito al progetto con l’impegno a fornire la collaborazione necessaria per portare lo spettacolo in altre città italiane.

Se l’Associazione regionale conta 6 sezioni, la Faip è presente, con 22 associazioni aderenti, in tutte  le regioni italiane: ciò significa poter contare su un esercito di amici che ci possono aiutare ad organizzare rappresentazioni nei teatri delle principali città italiane.

I guadagni della tournée (intesi al netto di tutte le spese di realizzazione e di spostamento), saranno devoluti alla Faip come riconoscimento per il lavoro che ha fatto in questi anni e che deve continuare a fare se vogliamo che le persone con lesione midollare ricevano cure adeguate ed abbiano gli stessi diritti su tutto il territorio nazionale.

 

Cesena, 12 marzo '04

 

I responsabili del progetto:

 

Fausto Morigi

Anna Grazia Giulianelli

Sereno Marchesini

Livio Ceccarelli

Cristina Gallinucci

 

News

 

IL SOLE NASCE ANCORA

Dopo il successo di pubblico alle presentazioni ufficiali,il libro-testimonianza di Fausto Morigi, scrittore tetraplegico, approda in tutte le librerie italiane

Mi sono chiesta centinaia di volte mentre leggevo Il sole nasce ancora di Fausto Morigi, cosa avrei fatto io se, in un assolato giorno di maggio, di colpo il sole avesse smesso di brillare e, dal pieno fulgore della vita, fossi precipitata nel buio di una sindrome che paralizza tutti quattro gli arti. Non so se Fausto si fosse mai posto questa domanda prima dell’incidente, ma in seguito ha dovuto trovare la sua risposta, e il percorso non e’ stato sicuramente facile.Sono passati nove anni da quell’11 maggio 1992: Fausto correva tranquillo verso Cesena, si stava allenando per una gara ciclistica. Basto’ un attimo: “Andavo piano, assorto nei miei pensieri – scrive l’autore -, quando nel tentativo di regolare il bullone della ruota anteriore, inavvertitamente, infilai la mano in mezzo alla ruota bloccando di colpo la bicicletta. Caddi e, mentre sbattevo la testa sull’asfalto, avvertii tutto il peso del corpo sul collo”.

Fu l’inizio di un calvario: la caduta gli aveva provocato un trauma delle vertebre cervicali C4-C5, con lussazione del midollo spinale. In altre parole, la para-tetraplegia, diagnosi che non lascia alcuna probabilita’ di recupero. L’impossibilita’ di muovere tutti i quattro arti era accompagnata da dolori lancinanti, che nessun farmaco, nemmeno la morfina, riusciva a sedare, e dalla compromissione delle funzioni organiche. Per non parlare della depressione. “Esiste un dolore fisico che mette a dura prova il corpo - racconta Fausto Morigi nel suo libro –, un dolore psicologico che occupa tutta la mente, un dolore sociale che fa perdere alla persona il suo ruolo in famiglia e nella societa’, un dolore spirituale che fa perdere gli affetti verso le persone care, la stima di se’ ed anche la fede”. “Non so sicuramente quale sia il peggiore” - continua – “ma credo che in genere chi cade in disgrazia […] di solito accusa tutti questi dolori contemporaneamente. Io mi trovavo in questa situazione”.

C’e’ stato un momento in cui sofferenza e annichilimento sembravano aver annientato persino la volonta’ di Fausto: “ogni sera – confessa - andavo a dormire con la speranza di non svegliarmi piu’”. Ma a poco a poco la determinatezza del suo carattere, la capacita’ di relazionarsi con gli altri e di capire le loro storie e il loro dolore, anche quando la propria storia e il proprio dolore sembravano avere il sopravvento, e soprattutto la scoperta che esiste una dignita’ anche nella sofferenza, gli hanno permesso di reagire “all’imperscrutabilita’ del Fato” e di riappropriarsi della vita. Nel rimettersi Di nuovo in cammino (come recita il titolo della seconda parte del libro), molte sono state le persone che lo hanno aiutato, oltre ai famigliari, anche medici, fisioterapisti, obbiettori e assistenti, che Fausto Morigi ha conosciuto “grazie” alla malattia e che hanno stretto con lui una profonda amicizia. E molte sono state le persone a cui Fausto ha dato coraggio. L’amica Cristina, ad esempio, racconta di lui: “mi ha insegnato anche che una carrozzina non e’ una bara e che starci sopra non significa essere morti, ma significa essere nati due volte e, visto che abbiamo avuto la seconda possibilita’, siamo – forse – migliori”.

L’idea di raccontare in un libro la sua esperienza e’ venuta Fausto Morigi in seguito. Inizialmente egli aveva pensato ad un “diario di bordo”, privato e introspettivo. Ma dopo averlo letto, alcuni amici hanno insistito perche’ lo pubblicasse, convinti che il suo libro–testimonianza, per la carica di ottimismo che infonde a dispetto della tremenda sofferenza da cui ha avuto origine, potesse essere utile a tutti, non solo a chi condivide con Fausto la dolorosa condizione della para-tetraplegia.

“Certamente, oggi, ci sono ancora momenti duri in cui egli deve fare i conti con la tristezza, la solitudine, l’insensibilita’ e l’indifferenza di molti, il forte dolore fisico e la nostalgia ed il rimpianto di una vita diversa – scrive nella Prefazione Nadia Bravetti -, ma c’e’ anche la soddisfazione della vittoria nonostante tutto, vittoria che consiste nell’aver recuperato il senso della vita”. Una vittoria, aggiungiamo noi, che è stata lunga e faticosa, fatta si’ di piccole conquiste quotidiane, ma pure di altrettanti smacchi, ai quali Fausto non si e’ mai arreso, lasciando spazio nella sua anima alla capacita’ di sorridere alla vita e alla speranza che il sole potesse nascere ancora.
 
Fausto Morigi, Il sole nasce ancora, Costantini Editore, Cesena, 2001, pp. 95, Euro 8

 

LA DOMOTICA

In un caldo pomeriggio di maggio 2000 ero in casa da solo a leggere un libro. Volevo andare in giardino nel gazebo per espormi un po’ al sole. C’era la porta d’ingresso chiusa. -“Come faccio ad uscire di casa?”- pensai. Sopra la mia abitazione c’è l’appartamento di mio fratello sposato con tre figli. Provo a telefonargli ma in casa non c’è nessuno. Telefono ad un amico vicino di casa, il quale dopo cinque minuti è da me. “Oh! finalmente sono in giardino”. Non era la prima volta che avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse, da quando sono disabile (tetraplegico). Da circa nove anni vivo in una condizione di “dipendenza” pressoché totale: vestirmi, mangiare, lavarmi e....andare in giardino sono operazioni che nella mia condizione comportano un aiuto di altre persone. Però, quella volta, la riflessione fu profonda. “Posso diventare più autonomo?” Nella mia mente si è accesa una lampadina. Avevo letto in una rivista un articolo che parlava di “domotica”. Il termine domotica deriva dalla contrazione di domus-informatica, cioè informatica applicata all'abitazione. Il sistema necessità di un personal computer che riceve segnali da diversi sensori e/o dispositivi di comando distribuiti nella casa. Dopo averli elaborati, invia comandi alle apparecchiature ed agli impianti da controllare, ottenendo quindi una completa interconnessione tra tutti i dispositivi. Vengono quindi controllati e gestiti l'illuminazione, la climatizzazione, la sicurezza, gli elettrodomestici, le telecomunicazioni, l’irrigazione del giardino, e più in generale qualunque componente della vita quotidiana che venga alimentato dall'energia elettrica, creando una sinergia tra tutti questi componenti. Basta un comando per avere il controllo di tutto l’ambiente domestico, interno ed esterno .Oltre ad un deciso miglioramento della qualità della vita, si risparmia tempo, si migliora la sicurezza ed infine diminuiscono i costi dell’energia elettrica e del riscaldamento. Nel luglio dell’anno scorso ho iniziato a ristrutturare la mia abitazione per applicare la domotica. Oltre ai consueti sofisticati controlli di climatizzazione, sono state automatizzate le porte, le finestre, le tapparelle e il controllo di tutte le luci comprese anche quelle del giardino. Con un unico telecomando posso controllare tutto l’ambiente ivi compreso tv, satellite, videoregistratore e hi-fi; oppure basta un semplice comando al pc. I lavori sono terminati in ottobre 2000 e la mia autonomia è molto aumentata. Certamente senza queste applicazioni non sarei mai stato in grado di raggiungere l’indipendenza e ….la libertà di oggi. Spero, molto presto, di potere gestire l’ambiente della casa con un comando vocale. Penso che la domotica installata nelle abitazioni di persone con grave disabilità, sia una cosa davvero utile, anche se in verità, il costo è ancora abbastanza alto e purtroppo non tutti i disabili possono permettersi di eseguire simili interventi nell’abitazione. In Italia disabilità e autonomia sono termini ancora troppo spesso in contrapposizione.

Cesena 31 luglio ‘02


Presidente Associazione:
Fausto Morigi
Via Del Rio, 351 - 47020 San Vittore
Cesena - FC
Tel. 0547/660346
Fax 0547/22573
Cell. 348/5681314
E-mail morigifausto@aliceposta.it

 

 

STATUTO ASSOCIAZIONE PARAPLEGICI EMILIA ROMAGNA

PARTE PRIMA - Struttura dell'Associazione

Art. 1 - E' costituita con il presente atto l'Associazione Paraplegici tra e per Medullolesi dell'Emilia Romagna
-ONLUS organizzazione non lucrativa di utilità sociale.

Art. 2- L'Associazione ha sede presso la IV circoscrizione del Comune di Modena "S.Agnese S. Damaso" via Viterbo n.82/A.

Art. 3 - [I patrimonio dell'Associazione è costituito da:

a) le quote associative e dai contributi dei Soci

b) i contributi e i finanziamenti degli Enti Pubblici: corrisposti per lo svolgimento convenzionato di attività

aventi finalità sociali, da rimborsi e concorsi spese, rette canoni e/o a qualsiasi altro titolo;

c) le erogazioni liberali, le elargizioni e le offerte di persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private, comunque denominate o concesse;

d) le donazioni, i lasciti, anche da successioni, disposti da persone o Enti;

e) i proventi di attività eventualmente esercitate dalla Associazione; purchè queste siano direttamente connesse alle finalità istituzionali, oppure da attività accessorie integrative delle stesse;

f) i fondi pervenuti a seguito di raccolte pubbliche effettuate occasionalmente anche mediante offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione;

Art. 4 - La durata dell'Associazione è illimitata, salvo scioglimento.

Art. 5 - L'Associazione ha lo scopo di perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale operando nei settori dell'assistenza sociale e socio-sanitaria, formazione, sport dilettantistico, tutela dei diritti civili e ricerca scientifica a beneficio delle persone svantaggiate in ragione delle loro condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o &miliari; in particolare a favore dei paratetraplegici e dei medullolesi, in ogni forma di promozione umana e sociale, privilegiando il volontariato, senza fine di lucro.
A tale scopo, l'Associazione può, tra l'altro, nei limiti dei mezzi patrimoniali disponibili per provvedervi - anche convenzionandosi con enti pubblici e organi privati - patrocinare, promuovere, organizzare, gestire - in proprio, per conto altrui, direttamente, con o tramite altri - iniziative, manifestazioni, pubblicazioni, attività, servizi.
Oltre a ciò l'Associazione si propone il perseguimento di:

a) promuovere incontri culturali e promozionali, rappresentando ad ogni livello le esigenze e le necessità dei Medullolesi dell'Emilia Romagna e ciò in ogni qualsivoglia Sede ritenuta utile, e con quei mezzi, quelle opere che saranno ritenute giovevoli;

b) tutelare e difendere i suddetti invalidi nei loro diritti, nei loro interessi, sia materiali che morali, e come Associazione e come singoli, il tutto ovviamente in conformità a quelle scelte e a quelle decisioni che saranno di volta in volta prese dal Consiglio e dagli Organi Direttivi dell'Associazione;

c) la promozione e la sollecitazione di ogni Iniziativa a livello pubblico, privato. normativo, assistenziale, sanitario, preventivo, scientifico, economico, culturale, sportivo e ricreativo, che abbiano intrinsecamente lo scopo di favorire il progresso individuale e sociale degli invalidi, e di diffondere la conoscenza delle loro condizioni.

d) reperire i mezzi finanziari occorrenti per perseguire le proprie finalità istituzionali, anche mediante occasionali raccolte pubbliche di fondi.

L'Associazione non può svolgere alcuna attività diversa da quelle sopra menzionate ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse, nonché le attività accessorie per natura ad esse, in quanto integrative delle stesse. L'esercizio delle attività connesse è consentito a condizione che, in ciascun esercizio e nell'ambito di ciascuno dei settori elencati, le stesse non siano prevalenti rispetto a quelle istituzionali e che i relativi proventi non superino il 66 per cento delle spese complessive dell'Associazione.

Art. 6 - Dalla struttura della presente Associazione, è tassativamente ed espressamente escluso ogni scopo di lucro ed ogni dipendenza, da influenza di partiti politici.

PARTE SECONDA - I Soci

Art. 7- I Soci sono:

a) di diritto;

b) sostenitori;

c) onorari.

Art. 8 - Sono soci di diritto gli iscritti medullolesi della Regione Emilia Romagna.

Art. 9 - Soci sostenitori possono essere le persone fisiche, che perseguono il progresso dell'Associazione, che ne partecipano agli scopi ed alla vita, e che contribuiscono in qualsiasi modo alla promozione personale e sociale dei Medullolesi; gli stessi sono ammessi alla Associazione dal Consiglio Direttivo con apposite deliberazioni.

Art. 10 - Soci onorari diconsi quelle persone fisiche che hanno contribuito in proprio al potenziamento e allo sviluppo dell'Associazione, mediante aiuti morali e materiali; detti soci. sono nominati dal Consiglio Direttivo previa approvazione dell'Assemblea dei Soci.

Art. 11 - Tutti i Soci hanno il diritto-dovere di partecipare alla vita dell'Associazione, nel rispetto delle norme statutarie e di legge, che disciplinano uniformemente il rapporto associativo con modalità volte a garantire l'effettività del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa.
Il nome e le altre notizie riguardanti il Socio sono riservate; il Consiglio Direttivo può comunicarle a persone o enti che ne facciano richiesta scritta per motivi di evidente interesse generale o individuale, soltanto se il Socio ha sottoscritto in calce al modulo di domanda di ammissione o altra forma, l'apposita autorizzazione, (come da legge sulla Privacy); in mancanza della stessa i dati sopracitati concorreranno soltanto alla formazione di dati complessivi di aggregati statistici non nominativi.
Tutti i soci hanno l'impegno di perseguire, di cooperare, di contribuire, secondo le loro possibilità, al conseguimento degli scopi dell'Associazione.
I Soci dovranno altresì corrispondere al pagamento della quota di iscrizione, determinata di anno in anno dalla Assemblea su proposta del Consiglio Direttivo.

Art. 12- Tutti i Soci hanno completa parità di diritti.

Art. 13 - L'Esercizio del voto è limitato solo ai Soci che siano in regola con il tesseramento. Gli incapaci saranno rappresentati dal curatore o tutore anch'essi soci, attraverso delega.
Di regola la votazione avviene in fbrma orale.
Per le elezioni a cariche sociali il voto sarà segreto. Sarà altresì segreto il voto in tutti quei casi in cui il 20% dei partecipanti alla votazione medesima opteranno in tal senso.

Art. 14 - Il Socio può sempre farsi rappresentare, per delega scritta, da altro Socio.
Ogni delegato non può rappresentare più di due Soci. Tale delega è ovviamente esclusa per le funzioni connesse alle cariche sociali.

Art. 15 - Tutti i Soci e soltanto essi possono avere accesso alle cariche Sociali.

Art. 16 - Il Socio eletto prima dell'insediamento dovrà dare la propria accettazione della carica con dichiarazione scritta.

Art. 17- E' tassativamente vietato che un Socio possa ricoprire più di una carica sociale. Art. 18- Le cariche sociali sono gratuite.

Art. 19 - A qualsiasi Socio previa autorizzazione del Consiglio Direttivo saranno rimborsate le spese sostenute per conto dell'Associazione

Art. 20 - Si perde la qualità di Socio per:

a) mancato pagamento della quota associativa per un anno;

b) per dimissione;

c) per espulsione.

L'Espulsione deve essere proposta dal Consiglio Direttivo e lo specifico ordine del giorno deve essere approvato mediante i voti favorevoli pari ai 2/3 del Consiglio Direttivo.
Tale ordine del giorno dovrà essere approvato con maggioranza dei 2/3 dei votanti dell'Assemblea straordinana all'uopo convocata. 11 Socio espulso può comunque ricorrere all'autorità giudiziaria entro sei mesi dal giorno in cui gli è stata notificata la deliberazione

Art. 21- I Consiglieri, i Revisori dei Conti e quanti altri ncoprano cariche sociali, decadono automaticamente dalla carica dopo tre assenze ingiustificate nel corso di un anno, nelle riunioni alle quali dovevano partecipare come membri di diritto.

Art. 22 - I Soci possono presentare in qualsiasi momento le proprie dimissioni.
In nessun caso il Socio può pretendere, anche quando abbia cessato di appartenere alla Associazione, le quote associative e gli eventuali contributi versati, nè ha alcun diritto sul patrimonio dell'Associazione.
La qualità di Socio non è trasmissibile.

PARTE TERZA - Gli organi sociali.

Art. 23 - La Associazione ha i seguenti organi

a) l'Assemblea dei Soci;

b) il Consiglio Direttivo;

c) il Presidente del Consiglio Direttivo;

d) il Collegio dei Revisori dei Conti;

e) Delegati sezionali composti da un Delegato rappresentante designato dal Consiglio Direttivo di ogni sezione.

Art. 24- L'Assemblea può essere ordinaria o straordinaria.

Art. 25 - L'Assemblea è convocata dal Presidente con lettera, o altro mezzo ritenuto idoneo, almeno 15 giorni prima della riunione.
La lettera di convocazione deve contenere l'esatta indicazione del luogo, giorno e ora di convocazione, con distinzione (non meno di un giorno) tra prima e seconda convocazione e l'ordine del giorno degli argomenti da trattare.

Art. 26 - Dovranno dal Consiglio Direttivo essere inseriti nell'ordine del giorno dell'Assemblea quegli argomenti che siano segnalati al Presidente mediante lettera raccomandata, purché pervenuta almeno 15 giorni prima del termine di 15 giorni previsto dal primo comma dell'articolo 25 e sottoscritta da almeno 20 Soci. Resta naturalmente valido il diritto di far iscrivere argomenti all'ordine del giorno in sede di assemblea, con maggioranza semplice.

Art. 27 - In prima convocazione l'Assemblea è validamente costituita quando siano presenti almeno la metà dei Soci dell'Associazione.
L'assemblea in seconda convocazione, è valida qualunque sia il numero degli intervenuti.
Il numero degli intervenuti, in proprio o per delega, deve essere accertato, possibilmente attraverso l'esibizione della tessera sociale o documento o equivalente, prima dell'inizio dei lavori dell'assemblea.
La regolare costituzione dell'assemblea è accertata dal Presidente o da un membro del Consiglio Direttivo. Art. 28- Presidenza e Segreteria dell'Assemblea.
L'Assemblea elegge tra i presenti il Presidente dell'assemblea, che la dirige, ed il Segretario, che ne redige il verbale.

Art. 29- Votazioni assembleari.
L'Assemblea delibera validamente con la maggioranza dei voti espressi, salvo i casi di modifica dello statuto o di scioglimento.
Le astensioni dal voto, e così le schede bianche, sono considerate a tutti gli effetti voti non espressi.
Nel caso in cui più persone riportino un ugual numero dei voti al fine della elezione alle cariche sociali, o in situazioni analoghe, valgono i seguenti principi di priorità: quando la parità dei voti si verifica tra due o più Soci prevale il Socio con maggiore anzianità di iscrizione all'associazione e, successivamente, con maggiore anzianità di età.

Art. 30 - L'Assemblea ordinaria è convocata almeno una volta l'anno e le competono le seguenti funzioni:

a) la discussione e la votazione sulla relazione inerente alla gestione dell'esercizio precedente che è redatta dal Consiglio Direttivo;

b) votare i bilanci annuali: preventivo e consuntivo

c) eleggere, a votazione segreta, i sette componenti effettivi del Consiglio Direttivo - - da lettera A a lettera E art.36);

d) deliberare ogni altro argomento che sia posto all'ordine del giorno;

e) l'approvazione della quota associativa minima per i soci effettivi.

L'Assemblea straordinaria invece, è convocata per l'esame di modifica dello statuto, per lo scioglimento dell' associazione, per l'espulsione dei Soci e comunque può essere convocata dal Consiglio Direttivo o su proposta scritta, di almeno un decimo dei soci effettivi.

Art. 31 - Ogni decisione dell'Assemblea deve essere registrata nell'apposito registro.

Art. 32 - Per le modifiche dello statuto dell'Associazione, è previsto il voto favorevole di almeno il 75% dei votanti.
Per le modifiche dello statuto l'assemblea è validamente costituita: in prima convocazione quando siano presenti almeno la metà dei Soci dell'Associazione; in seconda convocazione quando sia rappresentato almeno un terzo dei Soci effettivi o quanto previsto dalle leggi vigenti.
Per lo scioglimento dell'Associazione m prima e seconda convocazione l'assemblea è validamente costituita quando siano rappresentati almeno tre quarti dei Soci dell'Associazione; è richiesto il voto favorevole di al-meno tre quarti dei Soci effettivi, ai sensi dell'articolo 21, 30 comma, del Codice Civile, o quanto previsto dalle leggi vigenti.

Art. 33 - 11 Presidente del Consiglio Direttivo è eletto a scrutinio segreto dal Consiglio Direttivo. 11 Presidente del Consiglio Direttivo ha la rappresentanza legale dell'Associazione.


Art. 34 - Il Consiglio Direttivo elegge il Vice Presidente che sostituisce in caso di grave impedimento il Presidente medesimo.

Art. 35 - Qualora il Presidente si dimette, il Consiglio Direttivo resta in carica, e entro un mese, deve eleggere un nuovo Presidente.

Art. 36 - Il Consiglio Direttivo si compone di:

1) sette membri, composti in maggioranza da soci di diritto, eleggibili con almeno due anni di iscrizione al libro Soci e precisamente:

a) Presidente;

b) Vice Presidente;

c) Segretario;

d) Tesoriere;

e) Tre Consiglieri;

t) Delegati Sezionali.

2) Il Consiglio si ritiene validamente costituito quando è presente la maggioranza degli organi eletti dall'Assemblea generale (figure dalla A alla E).
Per le deliberazioni del Consiglio, si ritengono valide le maggioranze effettive di tutti i presenti componenti i vari organi.

Art. 37-11 Consiglio Direttivo è preposto:

a) alla amministrazione ordinaria e straordinaria dell'Associazione;

b) alla redazione del bilancio consuntivo e preventivo. Nella formazione dei bilanci il Consiglio Direttivo osserva le seguenti disposizioni vigenti:

· obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse connesse;

· il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili ed avanzi di gestione nonchè fondi, riserve o capitale durante la vita dell'associazione, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre Onlus;

· il divieto di cedere beni e di effettuare prestazioni di servizi a condizioni più favorevoli, in ragione della loro qualità, ai Soci, Consiglieri e Revisori, a coloro che a qualsiasi titolo operano
nell'Associazione o ne facciano parte, ai soggetti che effettuano erogazioni liberali a favore dell'Associazione, ai loro parenti entro il terzo grado e ai loro affini entro il secondo grado, nonché alle società di questi direttamente o indirettamente controllate o collegate;

· il divieto di acquistare beni o servizi per corrispettivi che, senza valide ragioni economiche, siano superiori al suo valore normale;

· il divieto di corrispondere a soggetti diversi dalle banche e dagli intennediari finanziari autorizzati, interessi passivi, indipendenza di prestiti di ogni specie, superiore di 4 punti al tasso ufficiale di sconto.

c) alla relazione annuale dell'attività svolta dalla Associazione;

ED INOLTRE

d) propone l'importo delle quote sociali,

e) appura la categoria alla quale va iscritto il nuovo Socio; t) provvede alla esecuzione delle delibere prese dall'Assemblea; g) risponde del suo operato all'Assemblea.

Art. 38 - Il Segretario del Consiglio Direttivo è preposto alla redazione scritta di ogni verbale, relativo alle riunioni del Consiglio Direttivo.

Art. 39-11 Tesoriere è responsabile, nei conftonti del Consiglio Direttivo e dell'Assemblea, della gestione economica finanziaria dell'Associazione.

Mt. 40-11 Collegio dei Revisori dei Conti, è composto da tre membri eletti dall'Assemblea tra i soci, ed èl'organo di controllo e vigilanza sulla regolarità finanziaria e contabile dell'Associazione.

PARTE QUARTA - Varie

Art. 41 - La durata del Consiglio Direttivo è di due anni. Gli stessi Consiglieri possono essere riconfermati per un ulteriore biennio, col voto favorevole di almeno 2/3 dei votanti alla; Assemblea ordinaria.

Art. 42 - La durata in carica del Collegio dei Revisori dei Conti è di due anni. Essi vengono eletti dalla Assemblea ordinaria nella stessa seduta dove si vota anche il nuovo Consiglio Direttivo.

Mt. 43 - Per regolamentare e favorire l'espansione territoriale dell'Associazione:

a) possono essere costituite delle sezioni autonome su deibera del Consiglio Direttivo, dietro richiesta degli interessati;

b) la Sezione può essere autorizzata ad amministrare in modo autonomo, deve comunicare annualmente all'Associazione il proprio bilancio, l'autorizzazione deve avvenire su delibera del Consiglio Direttivo;

c) l'Assemblea dei Soci della Sezione può nominare un Presidente di Sezione più quattro Consiglieri;

d) in caso di scioglimento della Sezione, tutte le attività patrimoniali passano all'Associazione, le passività dovranno essere ripianate dalla Sezione cessata e dai componenti di essa che tali passività abbiano create;

SCIOGLIMENTO

Art. 44- Lo scioglimento della Associazione è deliberato a norma dell'art.32 dalla Assemblea la quale provvederà alla nomina di uno o più liquidatori. L'Assemblea delibera sulla devoluzione dei beni rimasti, dopo esaurita la liquidazione e sulle relative modalità, osservando le disposizioni vigenti : in particolare l'obbligo di devolvere il patrimonio dell'Associazione, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altra o altre organizzazioni di volontariato, salvo diversa destinazione imposta dalla legge.

CONTROVERSIE

Art. 45 - Tutte le eventuali controversie sociali tra Soci e tra questi e l'Associazione o i suoi organi, saranno sottoposte con esclusione di ogni altra giurisdizione, alla competenza di tre probiviri da nominarsi dalla Assemblea; essi giudicheranno ex bono et aequo e senza formalità di procedura, inappellabilmente.

Art. 46 - Per quanto non contemplato e regolato dal presente statuto, si applicano le norme degli articoli 36, 37, e 38 del Codice Civile e le altre disposizioni di legge in materia di associazione di carattere privato non lu-. crative di utilità sociale (Onlus).


Firmato - Vignudini Fabio - Presidente del Consiglio Direttivo

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