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Buongiorno Marina,
mio marito è stato colpito da un ictus in agosto e, dopo c.ca 2 settimane di ricovero nel reparto emergenza, ha effettuato un primo ciclo di riabilitazione di 60 gg (che scadrà il prossimo 20/10!!!), ma non ha ancora acquisito la benché minima autonomia motoria.

Tuttavia, a causa di recenti disposizioni normative della Regione Lazio risulta impossibile effettuare un secondo ciclo riabilitativo nell?arco del 2009 e le uniche alternative che mi sono state rappresentate dai medici sono un day hospital o una riabilitazione domiciliare; ma poiché io vivo a Roma da sola, dove ho anche un lavoro, e abitiamo in una palazzina senza ascensore, si tratta di due opzioni per me ingestibili (perlomeno nell?immediato), se non esponendo mio marito e me a condizioni oltremodo gravose (soprattutto psicologiche e fisiche, oltre che economiche).

A fronte di questa situazione criminale ho quindi chiesto al Primario di inoltrare domanda di trasferimento (scongiurando la dimissione) di mio marito in una struttura ospedaliera del Friuli-Venezia Giulia, dove lui ha la residenza, la quale ha risposto positivamente in merito alla sua accoglienza (che dovrebbe verificarsi nel corso della settimana entrante).

La domanda che ti pongo è se il costo dell?ambulanza per effettuare il trasferimento (richiesto sì da me, ma a causa di una situazione insostenibile) sia da ritenersi a carico del SSN (o regionale, e in tal caso di quale delle due Regioni) oppure se sia necessario provvedere privatamente.

Ti chiedo inoltre se ho qualche diritto/potere di oppormi alla dimissione qualora l?ospedale dov?è attualmente ricoverato mio marito scegliesse di dimetterlo comunque dopo il 20/10 a causa di un dilungamento dei tempi del trasferimento all?ospedale del Friuli-Venezia Giulia.

Intanto ti ringrazio per l'attenzione accordatami e, rimanendo in attesa di tue informazioni, ti mando i miei migliori saluti,

E.S.


La risposta di Mamma Marina

Gentilissima sig.
purtroppo in questi momenti critici per la Sanità in Lazio non sono pochi i casi come quello che vivete voi, aggravato nel vostro anche dal fatto che tuo marito ha la residenza in altra Regione e i tempi sono strettissimi .

Certamente puoi opporti alle dimissioni Scrivendo alla direzione Generale e sanitaria una raccomandata (puoi portarla anche a mano facendola protocollare dall’apposito ufficio)come suggerito da questa Fondazione che si occupa da sempre di queste ingiustizie ai danni delle persone anziane e che ha disposto un facsimile di lettera.
http://www.movimentodeicittadini.it/dimissioni.htm

Per il trasferimento in ambulanza è la Regione di residenza che deve farsene carico economicamente previ accordi con l’ospedale che ha previsto le dimissioni.
In ogni caso puoi rifiutarti di firmare le dimissioni fino a che non avete chiarito tutta la questione.

Auguri,
Marina

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