Le testimonianze di alcuni volontari del servizio di telefono Amico, che cerca nuovi aderenti per continuare a offrire il suo servizio di ascolto a chi si sente solo
L’estate, così come i periodi di festa, è tra i momenti dell’anno in cui è più frequente che si acuisca un senso di tristezza e sconforto nelle persone sole. Trovare una voce amica, che ci ascolti e che ci dia un consiglio, può non essere semplice per tutti, ed è per questo motivo che esistono servizi di supporto telefonico che forniscono questo aiuto. Tra questi, Telefono Amico Italia, l’associazione di volontariato che dal 1967 non fa mancare l’ascolto a chiunque si trovi a vivere un momento di angoscia, tristezza, sconforto.
A dare vita a questo servizio sono i volontari, circa 700, sparsi in tutta Italia, che mettono a disposizione il loro tempo, mossi dalla voglia di confrontarsi e relazionarsi, offrendo un ascolto scevro da giudizi e pregiudizi. Ma di orecchie pronte ad ascoltare c’è sempre bisogno. Ecco perché anche questa estate si cercano volontari, i quali saranno precedentemente formati presso i venti centri locali. Ascoltare storie anche difficili, infatti, non è semplice: ecco perché sono previsti corsi di formazione con momenti di confronto e riflessioni sulle proprie capacità relazionali e di sviluppo, ed approfondimento delle proprie competenze comunicative per un percorso di sensibilizzazione all'ascolto che aiuta a valorizzare capacità comunicative e attitudini utili per la gestione delle relazioni d'aiuto.
“Noi volontari di Telefono Amico Italia – spiega Dario Briccola, Presidente di Telefono Amico Italia - crediamo che tutte le persone, in difficoltà e non, abbiano la possibilità di trovare nel confronto con l’altro gli stimoli giusti per rinforzare il “benessere emozionale” e la capacità di relazione. Ogni giorno, con il nostro servizio, ci impegniamo a divulgare questa cultura dell’ascolto che crediamo sia un percorso di crescita bilaterale, sia per il volontario che per chi chiama”.
E che il volontariato sia un percorso di benessere da ambo le parti, è un certezza che potrebbe convincere anche gli ultimi indecisi. Queste le testimonianze di alcuni volontari che raccontano la loro esperienza con Telefono Amico.
Barbara, volontario da 8 anni: sono volontaria TAI perché con la preparazione che la formazione fornisce c'è la possibilità, oltre che essere d'aiuto nel colloquio telefonico di rivedere il nostro modo di rapportarci con il prossimo nel quotidiano.
Annalisa, volontario da 8 anni: sono volontaria perché c'è solo da imparare! Riceviamo più di quanto diamo. Riceviamo tanta "vita" dai nostri appellanti. Altro che reality show...ho ascoltato storie per me inimmaginabili. A Telefono Amico si piange, si ride e non si smette mai di imparare!
Alessandro, volontario da 4 anni: sono volontario perché mi piace e ho voglia di aiutare gli altri e potendo farlo credo di "doverlo" fare! Sapevo che esistevano tante associazioni ma ne volevo una adatta a me, nella quale potessi dare qualcosa di mio.
Angelo, volontario da 3 anni: All'inizio è stato difficile comprendere cosa mi spingeva a diventare volontario. Era un qualcosa di indefinito. Forse è stato il bisogno di sentirmi utile, oppure la presa di coscienza che il "tempo", uno dei beni più preziosi di cui dispongo, andava sprecato in cose futili, effimere, e per questo motivo le mie giornate erano come tanti contenitori con delle perdite. Ecco, diventare un volontario è stato per me il bisogno di raccogliere il "tempo" che andava perduto e dargli una destinazione socialmente utile. Così ho iniziato e con il tempo sono emerse altre motivazioni personali come il desiderio di restituire agli altri una parte di quanto ho ricevuto, di sentirmi apprezzato, in definitiva sentirmi bene facendo del bene.
Donatella, volontario da 23 anni: sono volontaria perché credere nelle potenzialità altrui è bellissimo e questo l'ho imparato grazie a Telefono Amico. Ecco il motivo per cui è bello diventare volontari di Telefono Amico.
Tommaso, volontario da 15 anni: sono volontario perché si possono riscoprire valori e potenzialità magari nascoste o messe temporaneamente "in soffitta" e di conseguenza aiutare altre persone spesso in difficoltà. Imparare ad ascoltare "veramente", ad usare l'empatia e la congruenza ci può rendere di sicuro tutti persone migliori.
Per informazioni:
Numero Unico 199 284 284
In disabili.com:
Mattarella sul volontariato, i giovani, le persone con disabilita'
Volontariato: i giovani, una risorsa da valorizzare e indirizzare
Redazione
