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Malato di Sla, ha portato avanti per anni proteste e lotte per i diritti delle persone con gravissime malattie

Nella giornata di ieri, 6 settembre 2016, si è spento a 63 anni, dopo un aggravarsi recente delle sue condizioni di salute, Salvatore Usala, una persona che abbiamo imparato a conoscere negli anni per le sue numerose battaglie. Colpito dalla SLA dal 2004 ma mai abbattuto da essa, Salvatore Usala è stato negli anni recenti sempre sulle barricate per rivendicare diritti e portare l'attenzione sulla condizione e i bisogni delle persone con Sclerosi Laterale Amiotrofica, e in generale delle persone con gravissime disabilità.

Numerosi i suoi presidi sotto le più diverse sedi istituzionali, gli scioperi della fame, le giornate incatenato, sotto pioggia e sole, a cancelli di palazzi. Sempre con il suo respiratore, a volte con altri malati - riuniti sotto il Comitato nazionale 16 novembre, di cui era il Segretario - sempre accompagnato dalla moglie Giuseppina.
Le battaglie di Salvatore Usala hanno spesso smosso acque e persone: più di un Ministro lo aveva incontrato, anche a casa sua, e più di una volta le sue proteste hanno raggiunto l'obiettivo, contribuendo a migliorare la condizione delle persone con gravi malattie o disabilità. 

A darne l'annuncio lo stesso Comitato, che su FB ieri scriveva:
"Il nostro amatissimo Tore Usala, l'Uomo che ha fatto la storia degli ultimi 12 anni della gravissima disabilità, dopo aver a lungo lottato, dopo aver regalato ai disabili d'Italia una condizione umana più dignitosa, non appartiene più a questo mondo di miserie e sofferenze.
Avremo tempo per ringraziarlo per tutto ciò che ha fatto per noi.
Ora è solo il tempo del dolore e delle lacrime.
Non c'è altro modo per salutare il nostro gladiaTORE.
A lui il nostro GRAZIE INFINITO.
Alla sua amatissima Josy, alla figlia adorata Mara, alla sua piccola grande Vittoria, l'abbraccio grande di tutti quanti noi del Comitato 16 Novembre che continueremo le sue lotte in suo nome ed onore".

I funerali si svolgeranno nella giornata di oggi alle 15,30 a Cagliari presso la chiesa di San Carlo Borromeo, via San Carlo Borromeo 6.


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