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Tocca ai Comuni e ai centri estivi far in modo che tutti i bambini, a prescindere dall’eventuale condizione di disabilità, possano accedervi alle stesse condizioni

Ogni estate, in particolare quando in redazione iniziamo a lavorare per aggiornare il nostro speciale vacanze e estive accessibili che raccoglie anche alcune offerte di centri estivi per bambini disabili, ci rendiamo conto delle numerose difficoltà che le famiglie incontrano su questo fronte.
Non è scontato, infatti, che questi momenti di attività organizzate per bambini e ragazzi siano attrezzati con luoghi adeguati o personale in grado di garantire l’opportuna assistenza a piccoli con disabilità. Può succedere, quindi, che la famiglia sia costretta a rinunciare, oppure, può capitare anche, a pagare. Può trattarsi di cifre simboliche, ma in alcuni casi alle famiglie viene richiesto addirittura di coprire interamente la quota che serve a pagare in toto o in parte il supporto educativo che gli stessi organizzatori ritengono necessario.

RETTA DOPPIA E RIFIUTO D’ISCRIZIONE - Segnala Ledha che in alcuni comuni della Lombardia, ai genitori di bambini e ragazzi con disabilità viene richiesto un costo di compartecipazione anche molto elevato per la frequenza dei centri estivi (a Cremona addirittura è stato chiesto di pagare una quota di partecipazione doppia). Si tratta di cifre che non sempre le famiglie sono in grado di sostenere, ostacolando così la partecipazione del bambino a questi momenti di gioco e socializzazione con altri compagni. In altri casi, segnala sempre Ledha, l’iscrizione a bambini con disabilità è stata rifiutata a causa della inidoneità degli spazi e dell’organizzazione nel rispondere alle esigenze connesse alla condizione di disabilità, aggiungendo anche vaghi e generici motivi di sicurezza.

SI TRATTA DI DISCRIMINAZIONE - Ma rifiuti o richieste di questo tipo sono legali? Secondo i legali del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA no, in quanto alla fine il bambino con disabilità per poter usufruire di un servizio aperto a tutti e per poter partecipare al centro estivo, viene “trattato meno favorevolmente”, ovvero si ravvisano elementi di fatto e di diritto per configurare una condotta discriminatoria vietata dalla Legge 67.2006 e dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità - scrive l’avvocato Gaetano De Luca.

SPETTA AGLI ORGANIZZATORI PROVVEDERE - La stessa retta “maggiorata”, che potrebbe venire considerata una inevitabile compartecipazione dovuta alla necessaria integrazione del servizio, è da considerarsi frutto di un “approccio culturale/giuridico alla disabilità oramai superato”, puntualizza l’avvocato De Luca, citando la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (ratificata dallo Stato Italiano). Un documento che impone di considerare la disabilità come il risultato anche di un contesto economico, sociale, culturale spesso non in grado di includere e di tenere conto dei bisogni derivanti da una diversa condizione personale.
Ecco quindi il motivo per cui, gli eventuali supporti educativi necessari, così come ogni attenzione specifica per far sì che tutti i bambini e ragazzi possano partecipare, devono far parte della fase di progettazione strutturale delle iniziative e non essere considerati solo a posteriori - conclude l’avvocato De Luca -. Tocca quindi ai Comuni e ai centri estivi far in modo che tutti i bambini (a prescindere dall’eventuale condizione di disabilità) possano accedervi alle stesse condizioni, in modo che nessuno possa o debba essere escluso, pena il configurarsi di una situazione discriminatoria, vietata e sanzionata dal nostro ordinamento giuridico”.


Appurato, quindi, che un centro non può chiedere una retta maggiorata, le famiglie potranno ora contare su un parere legale dalla loro parte. Inoltre a disposizione delle famiglie, i legali del Centro Antidiscriminazione di Ledha hanno predisposto un fac-simile di lettera da inviare ai comuni per contestare la richiesta di contribuzione per il servizio di assistenza.

Per approfondire:

Il testo integrale del parere legale sui Centri estivi

In disabili.com:

Estate 2016: Vacanze, campi scuola e centri estivi per bambini disabili e famiglie

Tenete il disabile lontano dai villeggianti: disturba la loro serenità

Redazione

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