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anzianiItalia paese più vecchio: gli ultra-ottantenni erano il 5,8% della popolazione nel 2011

Sono due le gravi emergenze sociali che emergono dai dati del V Rapporto Nazionale sul Filo d'Argento, il servizio di telefonia sociale di Auser, presentati nei giorni scorsi a Roma, che investono fasce sempre più ampie di over 65: l'isolamento fisico e relazionale e redditi bassi e povertà .

Il paradosso è che, in linea generale, se da un lato il processo di invecchiamento della popolazione evidenzia sempre di più la tendenza all'integrazione (culturale e sociale) delle fasce d'età anziane ormai scolarizzate, dall'altro i ritardi del sistema di protezione sociale e i vincoli storici alla modernizzazione del Paese ancora oggi contribuiscono a promuovere l'isolamento sociale e l'emarginazione economica di una parte importante della popolazione anziana.

I NUMERI - In Italia il processo di invecchiamento è più evidente che in altri Paesi.  Il nostro Paese detiene infatti la percentuale più alta di ultra-ottantenni (5,8% della popolazione nel 2011), è al secondo posto, dietro alla Germania per quanto riguarda la percentuale di ultra-sessantacinquenni (con 20,3%, contro il 20,6% della Germania). A livello regionale si distingue la situazione della Liguria, che presenta le percentuali più basse di popolazione tra 0 e 34 anni, con il record di popolazione over-55, che pesa per oltre il 40% del totale dei residenti.
Il processo di invecchiamento è accompagnato da profonde modificazioni dei nuclei familiari, in primo luogo per quanto riguarda la composizione numerica degli stessi.

Il dato più rilevante, per quanto riguarda le caratteristiche della domanda sociale, è che circa il 30% degli anziani ultrasessantacinquenni vivono soli, con la componente femminile che raggiunge il 37,5%, contro il 14,5% degli uomini. In 5 regioni (Valle d'Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige, Liguria e Sicilia) la quota di donne anziane che vivono sole supera la soglia del 40%.
Inoltre, le reti parentale e amicale che in passato hanno protetto numerosi anziani dalle condizioni di marginalità sociale ed economica, diventano sempre più fragili, specie nelle grandi città e nel Nord del Paese.

Sono quasi 450.000 gli anziani seguiti nel corso del 2011 dai  volontari del Filo d'Argento, con un incremento del 3,5% rispetto all'anno precedente, mentre i servizi resi agli utenti sono arrivati a quota 2 milioni e 360mila, con un una crescita del 7,3% rispetto al 2010. Il 2011 è stato l'anno delle emergenze sociali e degli "esclusi".

L'IDENTIKIT DELL'UTENZA - Le persone assistite sono principalmente donne, circa il 69%, con un'età media superiore ai 65 anni, e vivono in grande maggioranza nel Nord del Paese (87%), specie in Lombardia, Veneto e Piemonte.
Si conferma la caratterizzazione del campione preso in esame rispetto a quello dell'indagine del 2011 per quel che concerne il sesso degli assistiti, se non per un aumento della quota degli uomini attorno allo 0,6%.
La crescita della componente maschile, tra gli assistiti di Filo d'Argento, riguarda in particolare la Calabria (+4,8%) l'Umbria ed il Veneto (+3,4% per entrambe). Il dato pressoché invariato relativamente alla Lombardia (28,4% gli uomini, +0,3% rispetto al 2010) e la contrazione dell'incidenza maschile in Toscana (-2,2%) frenano di fatto la crescita a livello nazionale.
Nel Mezzogiorno circa l'82% degli utenti dell'anno 2011 permangono di sesso femminile, nonostante tale incidenza risulti in calo di 3 punti percentuali rispetto ai dati del 2010. Nel Sud, all'origine della bassa incidenza dell'utenza maschile di Filo d'Argento rispetto alle altre zone d', agiscono probabilmente motivazioni culturali e comportamenti sociali radicati, in base ai quali pare che gli uomini incontrino maggiori difficoltà a chiedere esplicitamente aiuto.

COSA CHIEDONO GLI ANZIANI - La richiesta di compagnia nelle sue diverse forme, a domicilio o nell'uscire,  riguarda soprattutto gli anziani con più di 75 anni, mentre i servizi relativi al trasporto interessano anche un'utenza non anziana, in particolare con età al di sotto dei 45 anni.
Gli aiuti attivati sono aumentati del 4% rispetto all'anno prima, l'incremento più elevato dei servizi erogati riguarda l'accompagnamento con trasporto (più 10,5%) e la consegna pasti (più 7%).
La richiesta di servizi di trasporto e per la mobilità è ormai un fenomeno in forte crescita e in parte nuovo rispetto al passato.
In definitiva gli interventi organizzati da Filo d'Argento rispondono a una forte  domanda sociale espressa dagli anziani, che si indirizza verso l'uso "attivo" del territorio.



PER INFO:

http://www.auser.it


IN DISABILI.COM:

IMU: NIENTE ESENZIONE PER DISABILI E ANZIANI RICOVERATI

AL VIA UN PROGETTO EUROPEO DI TELEASSISTENZA PER ANZIANI E DISABILI



Alessandra Babetto



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